Google+ La Natura che ci circonda: Quando gli animali ci fanno paura

martedì 28 ottobre 2014

Quando gli animali ci fanno paura

Avete mai visto un gufo gonfiare le penne mentre schiocca il becco? Ed una poiana con le ali aperte e le zampe ritte, pronta ad attaccare? Ed un barbagianni dondolare da una parte all'altra soffiando rumorosamente? Ed una faina... No? Uhm, ok, forse ho dimenticato un "piccolo dettaglio"; proviamo con qualche animale più comune. Forse i rapaci ed i mustelidi non sono fra quelli con cui avete a che fare tutti i giorni, ma avrete sicuramente visto un gatto rizzare il pelo, abbassare le orecchie e soffiare rumorosamente o un cane ringhiare mentre mantiene la stessa postura. Ma perché gli animali fanno tutto ciò?
Questa serie di posture, movimenti e versi costituiscono quello che viene definito "atteggiamento terrifico". I pelosi/piumosi/squamosi, lo assumono quando si sentono minacciati o vogliono minacciare un altro animale, sia esso conspecifico o meno; il senso è "ehi tu! Sono grosso, cattivo ed armato. Non avvicinarti e non ingaggiare lotta con me o ti farai male!".   

Barbagianni in atteggiamento terrifico

Ovviamente, quando a gonfiare le penne e schioccare il becco è un piccolo assiolo di pochi centimetri di dimensioni non è molto terrificante, ma fa piuttosto un buffo effetto "piumino per la polvere". Non riderei molto, invece, trovandomi davanti una grossa femmina di gufo reale, intenta a minacciarmi con il piumaggio ritto, il becco schioccante ed i lunghi artigli pronti a sferrare l'attacco. 
Ed in questi casi, allora, cosa dobbiamo fare? Prima di tutto prestare attenzione: gli animali non attaccano senza motivo ma in questo caso si sentono minacciati, per cui, se possiamo evitare di disturbarli, allontaniamoci lentamente e senza movimenti bruschi così da non suscitare in loro spiacevoli reazioni. Se, al contrario, non abbiamo altra scelta che andare a prenderli, come nel caso in cui si tratti di animali in difficoltà, allora bisogna ricordare che in questa situazione possono essere pericolosi. Se non siamo pratici, chiamiamo gente del settore, meglio attrezzata ed "addestrata" così da non causare lesioni né a noi né all'animale; se ciò non fosse possibile mettiamoci in sicurezza, utilizzando ogni mezzo utile a proteggerci (retini, cappi, pezze, guanti di cuoio, ecc.) e poi aspettiamo il momento migliore per agire con sicurezza. Ricordiamo, inoltre, che un singolo momento di distrazione può costarci molto, molto, molto caro.

2 commenti:

  1. Ciao Mauri M, intanto grazie per essere passato. Accetto la tirata d'orecchie e mi giustifico dicendo che sto leggendo per non restare indietro e che non voglio postare prima di aver partecipato un po' alla vita in community. Purtroppo ne seguo tante e ne devo trascurare molte e se non mi rimetto in pari non mi va di fare quella che posta e non legge (come avrai notato non posto nemmeno gli articoli del blog). Oggi ho un po' di cose da fare, ma se riesco cerco di leggere e commentare un po' in community per rimettermi in pari :)
    Fino ad allora namastè ;)

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  2. Vedrò cosa riesco a fare. Buona serata Mauri :)

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